Stefano Montanari – medico nanopatologo – ha esaminato una serie di alimenti acquistati presso un supermercato, riscontrando in molti la presenza di micro e nanoparticelle di metalli pesanti altamente pericolosi per l’organismo umano.
[Fonte: http://www.nanodiagnostics.it/it/cibo-e-sicurezza-alimentare/]
<< L’inquinamento da micro e nanoparticelle inorganiche negli alimenti diventa sempre più diffuso e i controlli istituzionali sono quasi inesistenti. Al momento quelle presenze indebite non sono regolamentate dalle leggi e, per questo, il consumatore non gode né d’informazione né di protezione.
Queste micro e nanoparticelle possono entrare negli alimenti a causa della loro ricaduta. Originate da fonti quali motori a combustione interna, inceneritori di rifiuti, cementifici, fonderie, centrali elettriche ad oli pesanti o a carbone, centrali a biomasse, esplosioni e, in genere, da ogni attività che implichi processi a ad alta temperatura, le particelle galleggiano in atmosfera per poi, in parte, ricadere al suolo. La ricaduta coinvolge naturalmente frutta, verdura e cereali, entrando, così, nella catena alimentare.
Le numerosissime analisi con le tecniche proprie di microscopia elettronica compiute da Nanodiagnostics su alimenti hanno rivelato, in parecchie circostanze, la presenza di particelle solide inorganiche non tollerabili dall’organismo umano. In alcuni casi la loro provenienza è stata rintracciabile nelle materie prime inquinate dalle ricadute di cui si è detto sopra. In altri la responsabilità era da ascrivere alle lavorazioni.
Non di rado, ad esempio, la farina contiene particolato metallico proveniente dall’usura delle macine, mentre diversi insaccati lo contengono perché derivato dalle lame usate per tritare la carne>>.
Per quanto concerne appunto la farina e i prodotti da essa derivanti – Stefano Montanari, nel video sottostante – rincara la dose dicendo di aver analizzato “Pane” di ben 16 Paesi del Mondo presenti su tre diversi continenti.
<< Nel 40% dei casi ho riscontrato pane inquinato perché fatto con della farina inquinata, anche nella terra del fuoco in Argentina, dove non ci sono fabbriche e apparentemente non c’è inquinamento. Questo perché la farina non proveniva da li ma da altre zone come in Canada o da altre parti dell’Argentina.
Queste particelle cosa possono provocare?
Al momento dell’ingerimento – continua Stefano Montanari – una parte viene espletata mentre la restante riesce a passare nel sangue e su 1 persona su 10 rischia di provocare una trombolia polmonare o addirittura ictus. Queste polveri, essendo presenti nel nostro sangue, possono finire in tutti i nostri organi provocano delle forme infiammatorie che a lungo andare possono trasformarsi in un cancro o possono trasmettersi da madre al feto provocando degli aborti o ancora, possono dare delle malattie di origine nervosa se intaccano il cervello… >>
Vi lasciamo alla visione integrale del “video intervista al Dott. Stefano Montanari” a cura di Gaetano Vilno.
[Fonte: http://www.nanodiagnostics.it/it/cibo-e-sicurezza-alimentare/]
[Video Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=Sbe9njAHzFI]
Ormai di sano e genuino non ce più nulla….chissà quante schifezze commettiamo nel.nostro corpo senza saperlo
Gentilissima Rita,
ha perfettamente ragione, anche se, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.
Ci battiamo sin dagli albori della nostra attività (e non siamo i soli) per fornire alla nostra clientela alimenti sani e di qualità eccelsa.
Non a caso il nostro motto è: “Il Pane è il primo alimento… sceglilo Buono!
Abbiamo adottato un sistema di filiera corta che ci permette di controllare il prodotto dai campi sino alla tavola. Come si suol dire… siamo ciò che mangiamo! e noi vogliamo essere e offrire il meglio! 🙂
Grazie per il suo commento.
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