“Anche quest’anno sta volgendo al termine, e come ogni fine anno, è tempo di bilanci: come è andata, come non è andata, come sarebbe potuta andare o come andrà…”
A conclusione di questo 2016 tre sono gli eventi riguardanti la panificazione da tenere in considerazione:
Il tavolo di filiera; la “Giornata Mondiale del Pane” e Bakery 3.0!
“Ridare centralità alla figura del panificatore moderno, evidenziare le caratteristiche salutistiche e nutrizionali del pane, dialogare con le istituzioni per risolvere le difficoltà del comparto e fare fronte comune”: questi gli obiettivi principali emersi dal tavolo di filiera per la valorizzazione dell’arte bianca tenutosi a Rimini lo scorso luglio.
Ma come? bhe, innanzittutto semplificando la burocrazia – attraverso delle norme più snelle – insieme alla lotta al persistente calo dei consumi legato al cambiamento delle abitudini alimentari dei consumatori – attraverso un ampliamento di azioni di comunicazione al consumatore finale per informarlo sulle prioprietà salutistiche e nutrizionali del pane, sottolinenado il peso economico e sociale del settore.
In occasione della “Giornata Mondiale del Pane”, celebrata il 16 ottobre per incoraggiare il pubblico a compare pane “buono”, Coldiretti annuncia: si è arrivati al minimo storico, ogni persona consuma in media solo 85 grammi di pane al giorno!
Ecco spiegata l’importanza dell’evento “Bakery 3.0”– svoltosi a Milano il 13 novembre scorso – centralizzato sul cambiamento dei gusti e delle abitudini alimentari degli italiani e su come migliorare la produzione, l’organizzazione e la comunicazione con il consumatore finale.
Da questo incontro è emerso che i consumi del pane si sono stabilizzati intorno ai 100 gr. al giorno pro capite, quindi il 32-33% in meno rispetto a 10 anni fa.
Cresce però, la domanda dei “pani diversi” ovvero quelli prodotti con farine di cereali antichi, di farro, di segale, di saraceno, saragolla, cappelli, senza glutine e vegan.
Pani che si caratterizzano per un profumo e un sapore distintivo e piacevole.
Questo perché il consumatore odierno vuole sapere cosa c’è dietro il pane che compra e da dove viene la farina!
Ecco spiegato l’interesse del Panificio Petrella Laurino nel continuare ad investire ed innovare nella filiera molisana del grano antico “Senatore Cappelli” ed ecco spiegati inoltre, i numerosi premi vinti: per qualità, innovazione, bontà e attenzione alla salute!