<< Nonostante il continuo diffondersi nei supermercati del pane precotto, il cosiddetto low cost proveniente dalla Romania, i tre fratelli del Panificio Petrella Laurino – Luigi, Angelo e Claudio – continuano a difendere la loro tradizione e a produrre un pane degno di essere chiamato tale, con la P maiuscola!
Per questo, voglio iniziare questa nuova avventura parlando del “pane principe” della tavola molisana, il famoso “Pane di Matrice” a Km O!…>>
Così scrivevo, il 25 settembre 2015, nel primo post di apertura del nostro blog e dopo circa 3 anni, alla nostra domanda:
SAPETE COSA METTETE IN TAVOLA?
Abbiamo finalmente una risposta ultra soddisfacente:
Stop al Pane Precotto Travestito da Fresco!
Ebbene si, da oggi 19 dicembre, possiamo dire addio al pane surgelato prodotto chissà dove e poi spacciato al consumatore per fresco dopo un rapido passaggio in forno.
Di cosa stiamo parlando?
Ci riferiamo ad una sorta di impasto non fermentato e congelato che viene tenuto sotto zero nei frigoriferi italiani anche per due anni e poi venduto come fresco nella grande distribuzione.
Prodotti cotti utilizzando legna di dubbia provenienza, scarti di bare, residui di traslochi, scheletri di fabbriche dismesse e dulicis in fundo… pneumatici, altro che “freschi e appena sfornati, pronti da gustare“.
Da oggi 19 Dicembre quindi: Stop al Pane precotto, finalmente una legge a tutela del consumatore e di tutti quei panifici artigianali che hanno fatto della qualità il loro motto!
Un tempo si diceva “buono come il pane”, per indicare un alimento nutriente, profumato e gustoso, un tempo sino oggi, quando in etichetta dovrà essere riportato l’indicazione “Conservato” oppure “A durabilità prolungata” per questi impasti di indubbia qualità e provenienza.
Ma nei dettagli la legge cosa prevede?
La legge precisa che il pane può definirsi fresco solo se messo in vendita secondo un processo di produzione continuo, privo di interruzioni finalizzate al congelamento, alla surgelazione di impasti, e ad altri trattamenti con effetto conservante, ad eccezione delle tecniche mirate al solo rallentamento del processo di lievitazione senza additivi conservanti.
Un processo viene considerato continuo quando “non intercorre un intervallo di tempo superiore alle 72 ore dall’inizio della lavorazione fino al momento della messa in vendita del prodotto”.
Per la vendita, il pane fresco dovrà essere sistemato in scaffali distinti rispetto al pane ottenuto dal prodotto intermedio di panificazione e al pane ottenuto mediante completamento di cottura di pane parzialmente cotto, surgelato o non, previo confezionamento ed etichettatura adeguata.
Inoltre, “solo le attività in grado di svolgere l’intero ciclo di produzione a partire dalla lavorazione delle materie prime sino alla cottura finale possono essere definite “panificio”.
Dopo ben 12 anni la garanzia per il consumatore di acquistare pane realmente fresco e non semplicemente “travestito da fresco” diventa realtà!
PANIFICIO PETRELLA LAURINO & C.
Via Calvario, 55
86030 Matrice (CB)
Telefono: +39 0874.453228
E-mail: info@ilpanedimatrice.com